Trasfigurazione Parma












La poesia della settimana

a cura di Elisabetta Melegari


La poesia è un grido dell’anima che giunge dritto al cielo.
Riscalda i cuori raggelati dal dolore.
Rassicura le menti offuscate dal dubbio.



Questa piccola rubrica ha lo scopo di far risaltare le note armoniose che abitano dentro di noi, eco della Parola vivente che sostiene l’universo.
Ci è stata donata una voce e quella voce è divenuta parola. Una parola che si fa vibrante quanto più silenzio vero la circonda. Nell’intreccio di queste mirabili realtà, suono e silenzio, scaturisce la poesia: canto supremo dell’anima che svela l’indicibile che alberga nel cuore degli uomini.
Ogni settimana vi proporremo un testo poetico con una breve introduzione. Buona lettura.




Settimana dal 26.02.21 al 4.03.21


Risonanze

Tutto è caduco, fluido, evanescente, ma non per questo manca di sostanza. Sostanza che riempie di sé ogni cosa, libera pensieri, genera sentimenti. Tutto è luminoso, c’è cielo anche nel sasso; l’universo e il battito d’ali di un uccello, stesso respiro.
Malinconia ci prende nel constatare la brevità dell’essere, ma è in quell’attimo che la vita accade e lascia impronte.



GINO GORI – L’albero luminoso


Cresce come l’alba
quest’albero di madreperla,
e porta impigliati fra i rami
figure d’uomini e colori.
Stormisce che non si sente
coi nostri orecchi mortali,
ma già nell’anima passa
una musica che pare
come un silenzio d’amore.
Cresce la pianta mattutina
con una fretta dorata,
empie gli spazi della terra
e l’infinito del cielo.
Tutti la chiamano luce,
che è il vero nome di Dio,
ma ella non è che la favola della luce,
e dura un giorno soltanto,
come la fanciullezza,
come l’amore,
come la vita dell’uomo,
ch’è una piccola lacrima
caduta
dagli occhi invisibili dell’eternità.





Gino Gori (da IL MULINO DELLA LUNA – Ed. Alpes – Milano – 1924).